Riscatto Laurea
Ottobre 27, 2022

Riscatto Laurea: cos’è e quanto costa?

By Angelo

Se hai fatto tanti sacrifici per prendere una laurea e sei seriamente preoccupato del sistema pensionistico italiano, c’è una buona notizia. Sai che c’è un modo per guadagnare anni di contributi? Stiamo parlando del riscatto della laurea. In questo articolo vediamo tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

Cos’è e a cosa serve il riscatto della laurea?

Il riscatto della laurea è un istituto attivato dall’INPS, che permette di versare i contributi per gli anni trascorsi all’università ai fini pensionistici. In questo modo è possibile riscattare l’intero periodo o anche singoli periodi, anticipando la pensione in molti casi.

Naturalmente, il primo requisito del riscatto di laurea è che l’interessato abbia conseguito il titolo di studio (dottorato, triennale, specialistica e così via), che si tratti della laurea o di un titolo equipollente.

Chi può richiedere il riscatto della laurea?

Il riscatto della laurea è possibile per tutti i lavoratori dipendenti iscritti all’INPS, a patto che il lavoratore abbia già un contributo accreditato nella sua gestione. Per i lavoratori che versano i contributi con la gestione separata (ad es. i liberi professionisti), la legge consente il riscatto solo per i periodi di studio successivi al 31 marzo 1996.

Dunque, non è possibile riscattare i periodi già coperti da contribuzione. Ciò significa che chi ha svolto lavori, anche occasionali, durante il periodo di studio, potrà riscattare solo gli anni di laurea esclusi i periodi già oggetto di contribuzione.

Quali sono i costi del riscatto della laurea?

Il costo del riscatto della laurea varia in base al periodo in cui abbiamo conseguito il titolo di studio. Ad esempio, se il periodo accademico rientra nel metodo di calcolo pensionistico retributivo, allora si ricorre alla cosiddetta “riserva matematica” per calcolare il costo del riscatto della laurea. Si tratta di un metodo particolarmente conveniente perché si basa sulle ultime retribuzioni.

Se invece abbiamo fatto i nostri studi universitari in un periodo che copre il “metodo misto”, ovvero prima e dopo il 1996, il costo del riscatto sarà pari all’incremento generato dal riscatto sulla pensione liquidata dalla gestione. Questo valore poi viene moltiplicato per un coefficiente che varia in base all’età, al sesso e allo stato del cittadino.

Per i più giovani, o tutti coloro che hanno conseguito la laurea dopo il 1996, e che rientrano nel calcolo contributivo, il costo viene calcolato considerando le ultime 52 settimane di contributi da lavoro effettivo, per poi applicare un’aliquota pari al 33-34% al relativo imponibile previdenziale. Va inoltre specificato che i contributi versati per il riscatto della laurea sono deducibili e si possono rateizzare fino a 120 rate mensili.

Riscatto laurea agevolato: cos’è e come funziona

Nella riforma pensioni, oltre a Quota 100 e Reddito di Cittadinanza, è stata inserita anche un’agevolazione per chi volesse riscattare la laurea dopo il 1995. Per questi richiedenti il costo di riscatto per ogni anno di laurea è forfettario ed è pari a 5.241 euro. Attenzione però, perché il percorso di studi deve essere iniziato dopo il 1° gennaio del 1996. Ossia deve rientrare tutto interamente nel calcolo contributivo.

Il riscatto della laurea è molto utile per incrementare sia l’anzianità contributiva che l’ammontare della pensione. Praticamente è possibile far rientrare gli anni trascorsi all’università nel calcolo della pensione, versando dei contributi che sarà possibile ritrovare in pensione.

Ma conviene fare sempre il riscatto della laurea? Dipende dai casi. Senza prima effettuare un’analisi della propria situazione previdenziale personale è difficile capirlo.

Chi ha iniziato a maturare contributi dopo i 30 anni, o chi ha dei buchi contributivi, ha meno benefici temporali rispetto, per esempio, a chi ha iniziato presto e non ha buchi contributivi. Impossibile dare una risposta univoca che possa andare bene per tutti senza conoscere la situazione personale, patrimoniale e reddituale.

Resta il grande vantaggio che il riscatto della laurea può offrire. Invece che versare i soldi sul proprio conto, è possibile versare, per riscattare la laurea e guadagnare diversi anni per andare in pensione prima.